San Giovanni D' Asso in provincia di Siena Toscana
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Comune di San Giovanni D' Asso

provincia di Siena

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SAN GIOVANNI D' ASSO

Il territorio del comune di San Giovanni d'Asso si estende per 66,36 kmq tra il piano e i colli della Vai d'Asso. Territorio feudale, sede di comunità dal 1777, ha raggiunto l'assetto attuale nel 1877 con l'aggregazione della frazione di Montisi, staccata dal comune di Trequanda. Il castello di San Giovanni d'Asso (che prende il nome dalla sua pieve di origine longobarda) era feudo a metà del XII secolo del conte Paltonieri di Forteguerra, che nel l151 lo dette in pegno al comune di Siena. La sua storia è un fitto susseguirsi di dominazioni di famiglie signorili diverse: dal visconte Ugolino Scolari, che nel 1178 si sottomise alla sovranità senese, agli Ardengheschi di Civitella. Nel 1256 i Buonsignori acquisirono la giurisdizione sul castello, che passò poi ai Salimbeni (dall'inizio del XIV secolo) e ai Petroni: di fatto dalla seconda metà del Duecento in tutto il suo territorio era ormai dominante la proprietà fondiaria cittadina. Solo a metà del Quattrocento Siena, nell'ambito del cui dominio politico si trovava comunque da secoli, pose San Giovanni sotto la propria diretta amministrazione. Nel territorio comunale notevole storia ha avuto la frazione di Montisi, centro fortificato, prima feudo degli Scialenghi Cacciaconti (sec. XII) poi, mentre almeno dalla seconda metà del XIII secolo risulta comune castrense, dal 1295 proprietà dello Spedale della Scala che vi organizzò una grangia. La vita economica nel territorio si basava nel passato sull'agricoltura. La zona era infatti povera di manifatture e al margine dei traffici commerciali. Però i suoi terreni erano intensamente coltivati, soprattutto dopo la bonifica del Piano dell'Asso, avvenuta per iniziativa dei governanti senesi alla fine del Duecento: vi prevalevano la coltura promiscua (cereali con viti e olivi). Erano diffuse anche in età moderna la coltivazione del gelso e l'allevamento del baco da seta. Il comune ha ancora oggi conservato caratteristiche rurali. I principali prodotti agricoli sono quelli tradizionali, cereali, vino e olio, oltre a un'eccellente produzione di tartufi, mentre un discreto sviluppo ha avuto l'allevamento del bestiame. L'industria è presente con due fabbriche di terrecotte, ma complessivamente i settori secondario e terziario hanno avuto uno sviluppo assai mediocre, al quale non ha fatto riscontro una conveniente intensificazione delle attività agricole, cosicché negli ultimi quattro decenni si è assistito nel paese a un forte regresso demografico. La popolazione totale del territorio comunale raggiunge, nel 1991, le 938 unità con una densità di 14 abitanti per kmq. Durante l'Ottocento e fino agli anni cinquanta del nostro secolo la popolazione era cresciuta in maniera uniforme, dai 2.175 abitanti del 1830 ai 2.579 del 1881, fino a toccare i 3.116 nel 1936 e i 3.263 nel 1951; da allora c'è stato un intenso regresso demografico che non accenna a diminuire: infatti nel 1961 il numero degli abitanti era già sceso a 2.352 unità, nel 1971 a 1.421 e nel 1981 a 1.090 unità.

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